L’olio extravergine di oliva cultivar coratina
3 Ottobre 2024

La Coratina è una cultivar di olivo tipica della Puglia che viene coltivata nella zona nord della provincia di Bari. E’ una delle cultivar, insieme all’Ogliarola, più presenti e diffuse in Puglia. Il suo nome deriva dalla città di Corato, comune pugliese situato a circa 50 km a nord di Bari.

E’ conosciuta anche come Cima di Corato o Racioppa .
La sua medio alta capacità di resistere alle malattie che potrebbero colpirla come ad esempio la mosca, la tignola o l’occhio di pavone, fanno sì che la pianta di Coratina, possa ben adattarsi anche all’agricoltura biologica.

L’olio ottenuto dalla spremitura di oliva coratina è molto ricco di polifenoli che conferiscono all’olio un sapore intenso, fruttato ma soprattutto piccante proprio grazie all’alta presenza di polifenoli.
Che cosa sono i polifenoli? Sono molecole che posseggono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, in grado di proteggere l’organismo da virus batterici e parassiti e tenere sotto controlli i livelli di colesterolo con la conseguente riduzione del rischio cardiovascolare.

Qualche mese fa, l’olio extravergine di oliva cultivar coratina è stato finalmente riconosciuto dalla Regione Puglia nell’elenco dei PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) nella sezione Grassi (Burro, Margarina, Oli) con determinazione del Dirigente Sezione Competitività delle filiere agroalimentari del 15 dicembre 2023 n. 553 “aggiornamento dell’Elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali – anno 2023”.

I PAT sono stati istituiti ai sensi dell’art. 8, comma 1 del D.Lgs n.173 del 1998, il quale sancisce l’importanza della valorizzazione del patrimonio gastronomico ed introduce la nozione di prodotto tradizionale quale tipologia di prodotto destinato alla dieta e strettamente condizionato da fattori come la tradizione, il territorio, le materie prime e le tecniche di produzione.

I Prodotti Agroalimentari Tradizionali rappresentano uno dei biglietti da visita dell’agricoltura italiana di qualità. Con il termine “prodotti tradizionali” s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, protratte nel tempo, per un periodo di almeno 25 anni.

L’agrobiodiversità e i PAT possono diventare un’utile leva per la promozione dei territori e dell’agricoltura pugliese.