
L’agricoltura biologica è un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali con un impatto ambientale limitato, attraverso un uso d’energia e di risorse naturali in modo responsabile. L’agricoltura biologica ha tre principali obiettivi: migliorare la fertilità del suolo, conservare la biodiversità e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
L’agricoltura bio ha come obiettivo principale il mantenimento e l’aumento dei livelli di sostanza organica nei suoli, riducendo o eliminando del tutto l’apporto di fertilizzanti di sintesi, d’erbicidi per estirpare le erbe infestanti e di fitofarmaci per combattere parassiti come insetti e acari e patogeni come funghi e batteri. I soli metodi ammessi sono quelli meccanici, termici e manuali. I parassiti possono essere controllati attraverso misure biotecnologiche e insetticidi naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione: rispondere alla domanda da parte dei consumatori di alimenti salubri e sicuri; dall’altro, tutelare l’ambiente e il benessere degli animali.
La biodiversità è il presupposto affinché processi ecologici di vitale importanza presenti negli ecosistemi agricoli come l’impollinazione e il controllo naturale dei parassiti funzionino correttamente. Gli habitat agricoli caratterizzati da una maggiore ricchezza di specie posseggono anche maggiore capacità di adattamento e resilienza agli stress ambientali, inclusi quelli legati ai cambiamenti climatici. La ricchezza genetica di specie e di habitat delle aree produttive agricole riveste invece un’importanza strategica per garantire nel lungo periodo adeguati livelli di produttiva, essendo di grande importanza anche nel contrastare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici. In queste particolari condizioni ambientali l’agricoltura biologica può contribuire non solo a garantire e mantenere la diversità genetica delle piante coltivate e degli animali allevati, ma a tutelare e aumentare la diversità di specie, vegetale e animale.
L’impiego di soli concimi organici e di rimedi biologici invece di pesticidi e fertilizzanti sintetici, ha un forte impatto positivo sulla biodiversità esistente, ad esempio aumentando la concentrazione di microfauna, preziosissima alleata per preservare lo stato produttivo del suolo. Scegliendo di coltivare varietà autoctone si continua ad agire a tutela della biodiversità, proteggendo le cultivar esistenti nelle diverse aree geografiche.
L’agricoltura, grazie all’attività fotosintetica delle colture, può avere un ruolo significativo nelle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici se fossero implementate quelle pratiche agricole tra cui una migliore gestione dei suoli agricoli e dei pascoli, degli animali e delle loro deiezioni, dell’irrigazione, il recupero dei suoli organici che portano a una riduzione delle emissioni di gas-serra, alla produzione di bioenergia in sostituzione delle fonti fossili.
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